1895 l’anno della svolta nel corso del quale Bortolo Zanin decide di ufficializzare la distillazione, il lavoro della locanda andava bene ma la richiesta della sua Grappa continuava ad aumentare. Coadiuvato da moglie e parenti riesce a condurre entrambe le attività per molti anni affinché lo spirito della distillazione prevarica su quello di oste. E’ con l’avvento del figlio Rino Zanin che nel 1956, congiuntamente, decidono di cedere l'attività della locanda per dedicarsi alla distillazione e produzione di liquori; dovevano far fronte alle crescenti richieste di prodotto e avevano bisogno di spazi più grandi: l’area sino ad allora dedicata a locanda era sufficiente ai loro fabbisogni produttivi. Successivamente Rino prosegue con l‘opera di ampliamento della distilleria e dell’invecchiamento portando a maggior notorietà il brand Cavallina Bianca. Con l’avvento, a fine anni 60, di Fausto Zanin, il figlio di Rino, l’azienda di famiglia un po’ alla volta intraprende un percorso di industrializzazione con l’ammodernamento degli impianti produttivi ma sempre nell’ottica volta al mantenimento dell’alto standard qualitativo. Queste scelte strategiche si rifletterono positivamente nei mercati e soprattutto in quelli esteri riuscendo, a fine anni 90, a diffondere i prodotti in 38 nazioni: è l’inizio dell’espansione dell’azienda che ancor oggi è volta internazionalizzazione, affermandosi sempre più come una delle aziende leader del buon made in italy.