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Noi di Petrolo, viticoltori in Vald’Arno di Sopra, discepoli di Nepo da Galatrona, di tradizione, cultura ed educazione eraclitea, dionisiaco-epicurea-lucreziana, ermetico-ficiana, leonardesca neo-platonica e giorgionesca neo-aristotelica, romantici e rivoluzionari, crediamo che Dio è in tutte le cose e che la terra stessa è Dio e che tutto è fertile, vitale, umido, crepitante, lussureggiante. E che l’uomo è congiunto al cielo per tramite del suo elemento di-vino ed è in tutte le cose ed in tutti i luoghi, occupa il centro della ramificata e complicatissima costruzione degli esseri animali e vegetali : è il cuore di quell’infinito rapporto tra tutte le cose che è l’Universo-Mondo.
E noi uomini e donne viticoltori correndo verso il futuro e balzando in avanti, andiamo all’indietro, verso le cose originali ed antiche e crediamo che la rivelazione del respiro del mondo è silenzio e che solo stando in silenzio ed ascoltando la natura, essa a tratti ci appare, occulta ed enigmatica, come baluginando a macchie nella memoria, tracciando per noi il futuro in vie di vino vigoroso dal dentro al fuori, dal sotto al sopra, dal futuro al passato. E crediamo che il vino : un grande vino, sia la poetica trasformazione alchemica della natura in cultura.
E che solo avendo lievi mani e cuore gentile noi riusciamo a volte a piegare la natura al nostro sentimento umanizzandola e rendendola più bella, come la realtà immaginata in un sogno. Il vino è la natura sognata dall’uomo, quindi migliorata dal sentimento, un grande vino, un vino grande è natura trasfigurata, che solo nel momento in cui è bevuto migliora se stesso e la natura stessa perché crea immediatamente desiderio e nostalgia. Tutta la natura è nel vino ma il vino non è solo natura.